Siamo nel 2023 ed il mondo si sta improntando sempre più al virtuale, basti pensare ad esempio al metaverso proposto recentemente da Zuckerberg, all’avvicinamento all’intelligenza artificiale, come anche all’enorme uso che ormai facciamo di smartphone e tablet senza dimenticare l’avvento nella nostra vita dello smart working diventato negli ultimi anni una tipologia di lavoro oramai universalmente riconosciuta.
Anche nel settore immobiliare la tecnologia si sta imponendo sui metodi tradizionali.
Soprattutto gli stranieri che intendono investire in Italia in immobili per trasferirsi e cambiare vita ma anche per acquistarli per metterli poi a reddito o per usarli per brevi vacanze, si rivolgono ad agenzie attrezzate per visite a distanza spesso rinunciando a visitare l’immobile di persona. Succede così che dopo aver visionato foto, planimetrie e magari un video dell’abitazione, richiedano un tour da remoto nell’immobile o nel cantiere, magari chiedendo di soffermarsi oltre che sugli spazi, la luminosità che sono i classici requisiti analizzati in prima istanza, anche su alcuni particolari quali ad esempio la vista, le zone circostanti ed il contesto in cui è inserita l’abitazione.
Perfino i contratti preliminari vengono spesso sottoscritti con la firma digitale a distanza, gli stessi investitori ricercano poi anche agenzie che li supportino nelle fasi successive nella gestione dell’immobile, la promozione ad uso turistico ad esempio con l’accoglienza del cliente e tutti i servizi connessi, fino ad una gestione completa della loro proprietà in tutti i vari ambiti.
Allo stesso modo le nuove tecnologie sono molto apprezzate da tutta quella fascia di clientela che si affaccia al mercato immobiliare.
Ma chi sono i nuovi acquirenti che si affacciano sul mercato immobiliare? E quali sono le loro esigenze?
I Millennials sono la generazione nata tra il 1981 e il 1996 e in questo momento sono alle prese con la creazione di una famiglia o l’acquisto di una casa di proprietà.
La Generazione Z, invece, è composta dai nati tra il 1995 e il 2012: sono i primi veri ‘nativi digitali’, in quanto sono gli unici fino ad ora a non aver conosciuto un mondo senza tecnologia.
Nonostante le due generazioni siano caratterizzate da differenze sostanziali a livello antropologico e sociologico, trovano alcuni punti di contatto soprattutto nel modo di abitare. Rispetto ai loro predecessori, che cercavano di non allontanarsi troppo dalle ‘radici’, i Millennials e la GenZ vogliono vivere in città ‘smart’, giovani e dinamiche e non hanno paura di trasferirsi.
Soprattutto a loro sono rivolti i nuovi metodi di presentare gli immobili, i tour virtuali, le videochiamate, gallerie fotografiche sempre più dettagliate, descrizioni brevi e chiare, siti internet a misura di smartphone e app studiate appositamente per facilitare la ricerca.
Le prime visite virtuali aiutano gli acquirenti a capire se la proposta rispetta le aspettative, prima di una visita di persona, permettendo sia all’agente che al futuro acquirente di risparmiare tempo.
Va detto altresì che per gli acquirenti rimane sempre fondamentale instaurare un rapporto di fiducia conoscendo di persona l’esperto che li segue nell’acquisto. La modalità preferita per usufruire dei servizi delle agenzie rimane quella fisica: anche i giovani più esperti di tecnologia sentono il bisogno di interagire di persona con professionisti esperti.
Possiamo quindi iniziare a capire come evolveranno i trend di vendita nel mercato immobiliare nel futuro prossimo, rendendoci conto di quanta rilevanza abbia ormai acquisito il mondo digitale.
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